Leggo spesso critiche rivolte ai reader per la pronuncia, per il tono, per il timbro etc. A quanto pare l’Italia è un paese che pullula di geni e tuttologi, dispensatori di patentini di idoneità e di sapienza. Tutti che sanno fare di più e meglio. Mamma mia, complimenti …

Imbarazzante la pronuncia inglese del lettore.

E così il cerchio si chiude.Un peccato non leggere più le avventure di Archie.

Troppo dispersivo, ci si perde ogni volta il filo della storia. Alcune lunghe digressioni distraggono ulteriormente da una storia già intricata.A mio parere anche troppo lungo.

un libro eccezionale... viene voglia di leggere tutto quello che ha scritto Paul Auster...

Che viaggio incredibile! 🌱 Consigliatissimo!

“Chapeau” al lettore, doppio allo scrittore! ..Sfogliamo le pagine di un romanzo che racconta, con un succedersi di eventi dove il presente si mescola a passato e futuro (un futuro o dal protagonista solo ipotizzato o dal narratore, quindi dallo scrittore, gia visionato), le quattro vite parallele di uno stesso personaggio, il protagonista, Archibald Isaac Ferguson, 'Archie'. Sfogliamo le pagine di un romanzo che, nel raccontare di una vita, si fa denso di: storia, intesa come fatti storicamente accaduti, nomi realmente conosciuti; cultura, intesa come nomi e cognomi, titoli e sottotitoli, testate, date, vie e indirizzi.Leggiamo parole (a tratti) grezze, rudi, parole che non ammettono di "farsi mezzi termini", intendo parole che, seppur possano apparire (al lettore) aggressive, non ammettono di farsi né caute né bilanciate. Leggiamo parole (a tratti anche) docili, ammansite, parole che si fanno d'una dolcezza squisita, calme, dolci al limite della bellezza.Le parola sono quelle

Bello, brava la voce narrante, ma troppo lungo, si finisce per sperare che si concluda .

È senza dubbio un bel libro. Non è forse il mio genere.

Una storia che vorresti ascoltare per sempre