Dopo una malattia lunga e dolorosa, spesso c’è un certo pudore nel parlare di remissione, di guarigione. Eppure è un argomento necessario per varie ragioni: per sottolineare che ci sono situazioni anche molto difficili dalle quali si può uscire, ad esempio. E poi per tutelare i diritti di malati ed ex malati oncologici, talvolta presi sottogamba dalla società. Enrico, Franca e Gabriella raccontano il loro “dopo”, che poi è il loro presente: quello in cui la parte peggiore sembra essere rimasta alle spalle. È un “dopo” sfumato, non un taglio netto o un cambiamento miracoloso. Un “dopo” che, con la loro schiettezza, gli ospiti provano a raccontare in tutte le sue sfaccettature.
Dopo una malattia lunga e dolorosa, spesso c’è un certo pudore nel parlare di remissione, di guarigione. Eppure è un argomento necessario per varie ragioni: per sottolineare che ci sono situazioni anche molto difficili dalle quali si può uscire, ad esempio. E poi per tutelare i diritti di malati ed ex malati oncologici, talvolta presi sottogamba dalla società. Enrico, Franca e Gabriella raccontano il loro “dopo”, che poi è il loro presente: quello in cui la parte peggiore sembra essere rimasta alle spalle. È un “dopo” sfumato, non un taglio netto o un cambiamento miracoloso. Un “dopo” che, con la loro schiettezza, gli ospiti provano a raccontare in tutte le sue sfaccettature.
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