Awashima è una piccola isola, nel mare interno di Seto. Nel suo ufficio postale vengono conservate tutte le lettere spedite a un destinatario irraggiungibile: chi scrive al marito che non c’è più, chi al proprio cuscino, chi chiede perdono a una lucertola a cui da bambino ha rubato la coda, chi si rivolge alla vecchia vicina di casa che gli leggeva libri quando era piccolo. Risa, figlia di un postino che ha lavorato tutta la vita affinché neppure una lettera andasse perduta, si è offerta di catalogare le tantissime lettere arrivate in dieci anni all’Ufficio postale alla deriva (è questo il suo nome). Un lavoro enorme, quello che si è presa in carico, come setacciare l’oceano, ma Risa ha le sue ragioni. E come in un oceano navigherà tra parole lasciate andare alla deriva che non aspettano una risposta. Perché scrivere può curare, tenere compagnia, aiutarci a decifrare il mondo, o la nostra stessa anima. “Tutto il senso dello scrivere queste lettere è, precisamente, scriverle”. Laura Imai Messina, Tutti gli indirizzi perduti, Einaudi Uscita: 29 ottobre 2024 Bibliografia citata nella puntata: Mariangela Gualtieri, “Esercizio del trasloco” in Bestia di gioia Banana Yoshimoto, Sonno profondo Ottessa Moshfegh, Il mio anno di riposo e oblio Simone Weil, La dichiarazione degli obblighi verso l’essere umano Bernhard Waldenfels, Estraneo, straniero, straordinario Senza dimenticare la cosa preziosa di ieri. Come sempre, una sorpresa. Cose (molto) preziose di e con Loredana Lipperini Una produzione Emons Record in collaborazione con BPER banca Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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