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{{seriesTitle}} - La serie de libros

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Descubre un mundo infinito de historias

Escucha y lee

Jonathan Bazzi

L’arte dei tarocchi usata non per avere anticipazioni sul futuro, “non credo il futuro mi riguardi poi molto”, ma per interpretare gli eventi (come per esempio il successo travolgente del primo libro) e cercare una voce diversa da quelle di sottofondo. Mescolare, dividere e riassemblare un mazzo di carte ogni volta che se ne sente il bisogno.

Matteo Alì

Storyside

Smemoranda 2022

Arcano diciassette

Giulia Caminito

Una giovane donna in fuga, di notte, in un luogo sconosciuto. Il buio terrorizzante come nelle fiabe e un segreto da scrivere, su un’agenda con il logo che è una mela…

Federica Toti

Una sconosciuta di nome fiamma

Marco Missiroli

Le riflessioni libere di un padre “straniero di se stesso” sull’essere madri, riconsiderando le figure di uomo e donna nella storia sociale, così come nella letteratura.

Anatomia di un padre

Michele Mozzati

Una sera al Blue Note, “quello vero”, dove il pubblico può perfino toccare i musicisti. Sulle note di Sarah Vaughan, una storia con uno spartito jazz…

Manhattan e la scala calante del blues

Paolo Nori

L’ambizione massima di uno scrittore è che il lettore volti pagina. Anche se in un libro non succede niente. Per Paolo Nori in molti libri in cui sembra non succedere niente (La coscienza di Zeno, o Aspettando Godot, per dire) in verità di cose ne succedono. E così anche lui, quando ha iniziato a pubblicare romanzi, ha raccontato il niente, o (meglio) l’apparente niente.

Scrivere niente

Gino Vignali

Le disavventure del prof. Semeneandrei (“lo so, ho un errore di grammatica nel cognome”) con una parola… di troppo: da giustificare e nobilitare.

La maestra di V.

Franco Arminio

Due poesie che invitano a far pace con se stessi e con gli altri. Versi che – come ci ha già insegnato Arminio – sanno di riscoperta e di pausa.

Il giardiniere e 8 marzo 2021

Ester Viola

L’inarrivabile acume di Ester Viola pesca un neologismo post pandemico, il languishing – ovvero uno stato di opacità diffusa – per poi scoprire che in realtà esiste già un celebrato termine napoletano per esprimerlo e cioè l’Appucundria, sorella distratta della tristezza… (ascoltare la canzone omonima di Pino Daniele per credere).

L'era del non so che ho

Stefania Auci

Cosa succede se – mentre cerchi di soffocare inutilmente le risate tra compagni in un’aula di liceo – vieni condannata dalla prof. di matematica alla lavagna? E se per te non c’è nessuna differenza tra geroglifici e numeri? Lo racconta con irresistibile ironia (e pietà per la goffaggine di quegli anni) Stefania Auci, come se leggesse una vecchia Smemo.

Smemoranda 2022 - La serie de libros

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