Per noi italiani l’olio di oliva è quasi il simbolo della nascita della civiltà. In realtà, il consumo di questo grasso così prezioso non è affatto antico come sembra (almeno tra i ceti meno abbienti) e raramente si è trattato di un prodotto davvero di qualità. Molti pensano che il solo termine “extravergine” sia sufficiente a determinare la qualità dell’olio che portiamo in tavola o che abbia ancora senso parlare di grassi non filtrati o spremuti a freddo. Le cose però sono un po’ più complesse di così. Negli ultimi anni, prima la Xylella esplosa nel Salento e poi le conseguenze estreme dei cambiamenti climatici hanno fatto aumentare il prezzo rendendo più chiaro a tutti un problema che agli addetti ai lavori era noto da tempo: un buon olio extravergine di oliva non può costare poco, e produrlo è molto più difficile di quanto si pensi. Per capire davvero cosa sia, come sia fatto e cosa rappresenti questo prodotto associato nel mondo al Made in Italy, lo abbiamo chiesto a Pietro Intini, produttore di olio extravergine di oliva ad Alberobello, in provincia di Bari, e presidente della Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti. Daniele Rielli, invece, autore del libro “Il fuoco invisibile”, finalista al Premio Strega, ci racconta cosa è stata la Xylella, da dove è arrivata e quale impatto ha avuto (e continuerà ad avere) sull’olio italiano. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Per noi italiani l’olio di oliva è quasi il simbolo della nascita della civiltà. In realtà, il consumo di questo grasso così prezioso non è affatto antico come sembra (almeno tra i ceti meno abbienti) e raramente si è trattato di un prodotto davvero di qualità. Molti pensano che il solo termine “extravergine” sia sufficiente a determinare la qualità dell’olio che portiamo in tavola o che abbia ancora senso parlare di grassi non filtrati o spremuti a freddo. Le cose però sono un po’ più complesse di così. Negli ultimi anni, prima la Xylella esplosa nel Salento e poi le conseguenze estreme dei cambiamenti climatici hanno fatto aumentare il prezzo rendendo più chiaro a tutti un problema che agli addetti ai lavori era noto da tempo: un buon olio extravergine di oliva non può costare poco, e produrlo è molto più difficile di quanto si pensi. Per capire davvero cosa sia, come sia fatto e cosa rappresenti questo prodotto associato nel mondo al Made in Italy, lo abbiamo chiesto a Pietro Intini, produttore di olio extravergine di oliva ad Alberobello, in provincia di Bari, e presidente della Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti. Daniele Rielli, invece, autore del libro “Il fuoco invisibile”, finalista al Premio Strega, ci racconta cosa è stata la Xylella, da dove è arrivata e quale impatto ha avuto (e continuerà ad avere) sull’olio italiano. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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