Al Sud negli anni ‘70 non esistevano piste di atletica, così il ragazzo si allenava su uno stradone di Barletta sfidando le macchine degli amici. La prima volta che sul traguardo il suo petto passò prima delle ruote, vinse la scommessa con i suoi due amici e con quelle 500 lire se ne andò al cinema. Anni dopo, quel ragazzo di Barletta chiamato Pietro Mennea fece il primato sui 200 metri. Non festeggiò, non alzò le braccia al cielo. Prese un microfono e disse: “Un ragazzo del Sud, senza una pista d’atletica a casa sua, ha battuto il record del mondo”. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Al Sud negli anni ‘70 non esistevano piste di atletica, così il ragazzo si allenava su uno stradone di Barletta sfidando le macchine degli amici. La prima volta che sul traguardo il suo petto passò prima delle ruote, vinse la scommessa con i suoi due amici e con quelle 500 lire se ne andò al cinema. Anni dopo, quel ragazzo di Barletta chiamato Pietro Mennea fece il primato sui 200 metri. Non festeggiò, non alzò le braccia al cielo. Prese un microfono e disse: “Un ragazzo del Sud, senza una pista d’atletica a casa sua, ha battuto il record del mondo”. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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