Arrivato in pianura, il Po attraversa Torino e poi disegna il confine tra Piemonte e Lombardia, nelle zone famose per la coltivazione del riso. Fino a qualche anno fa, le risaie venivano chiamate “il mare a quadretti”, perché viste dall’alto formavano un reticolato d’acqua. Poi i cambiamenti climatici hanno spinto i risicoltori a sperimentare la semina in asciutta. Con Cristiano Carturan, il più giovane agricoltore della zona, assistiamo a un momento speciale: la prima bagnatura del riso, con l’acqua che entra nei campi attraverso un canale artificiale. L’area della Lomellina ha un fortissimo legame con l’acqua del Po e dei suoi affluenti, ma qui non c’è solo l’acqua che scorre negli alvei: c’è anche una falda molto ricca, ed è anche su questo che si gioca la partita contro la siccità.
Arrivato in pianura, il Po attraversa Torino e poi disegna il confine tra Piemonte e Lombardia, nelle zone famose per la coltivazione del riso. Fino a qualche anno fa, le risaie venivano chiamate “il mare a quadretti”, perché viste dall’alto formavano un reticolato d’acqua. Poi i cambiamenti climatici hanno spinto i risicoltori a sperimentare la semina in asciutta. Con Cristiano Carturan, il più giovane agricoltore della zona, assistiamo a un momento speciale: la prima bagnatura del riso, con l’acqua che entra nei campi attraverso un canale artificiale. L’area della Lomellina ha un fortissimo legame con l’acqua del Po e dei suoi affluenti, ma qui non c’è solo l’acqua che scorre negli alvei: c’è anche una falda molto ricca, ed è anche su questo che si gioca la partita contro la siccità.
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