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All'inizio del 2023 il dibattito sullo sciopero della fame scalda l'arena politica, conquistando le prime pagine dei giornali attraverso la vicenda dell'attivista anarchico Alfredo Cospito che decide di digiunare in protesta contro il regime del carcere duro (41 bis) e dell'ergastolo ostativo al quale è stato condannato. D'improvviso in Italia si è iniziato a parlare diffusamente di una pratica di resistenza "non violenta" come atto politico che ha diviso il paese e che ha contribuito a radicalizzare le posizioni sul tema della privazione della libertà. Non c'era tuttavia una ricerca esaustiva che analizzasse in modo completo, dal punto di vista filosofico, politico e sociologico, lo sciopero della fame e l'uso politico del corpo come "arma" nelle carceri – e a specchio le politiche di alimentazione forzata come reazione a questa pratica. Hunger Strike colma un vuoto non solo nel panorama editoriale ma anche e soprattutto nella riflessione sociopolitica sul digiuno intenzionale e prolungato dei detenuti e delle detenute nel ventesimo e ventunesimo secolo. Attraverso una varietà di testi accademici fondamentali e inediti nel nostro paese, Nettuno dapprima analizza le esperienze degli scioperi della fame a Guantánamo, in Irlanda del Nord e in Turchia e poi – grazie a un accurato lavoro di ricerca su articoli di giornale, atti parlamentari e testimonianze dei detenuti – sistematizza il "caso italiano", caratterizzato da due grandi momenti: il primo con lo sciopero della fame nel carcere di San Vittore nel 1981, il secondo con quello dei brigatisti "irriducibili" nella sezione speciale del carcere di Nuoro alla fine del 1983 e nel febbraio 1984. Hunger Strike si rivela una lettura coinvolgente, approfondita ed essenziale per comprendere un fenomeno che ha rappresentato e rappresenta tuttora una pratica di resistenza politica radicale.
© 2024 Fandango Libri (ebook ): 9791256360345
Fecha de lanzamiento
ebook : 26 de abril de 2024
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