Sui giornali è comparsa una foto: ci sono due uomini che giocano a bocce, sul letto del fiume Po, in secca. Per tutti è lui l’osservato speciale, il simbolo dell’estrema siccità che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Non lo dicono solo i dati, lo dice anche Aldo Perotti che da 47 anni gestisce il rifugio di Pian del Re. E’ lui il guardiano della sorgente del Po. Il nostro viaggio comincia da qui, da questi piccoli paesi di montagna dove una volta si parlava la lingua occitana, che oggi sta scomparendo, proprio come l’acqua che nasce dai ghiacciai e dai nevai che il cambiamento climatico sta mettendo a rischio.
Sui giornali è comparsa una foto: ci sono due uomini che giocano a bocce, sul letto del fiume Po, in secca. Per tutti è lui l’osservato speciale, il simbolo dell’estrema siccità che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Non lo dicono solo i dati, lo dice anche Aldo Perotti che da 47 anni gestisce il rifugio di Pian del Re. E’ lui il guardiano della sorgente del Po. Il nostro viaggio comincia da qui, da questi piccoli paesi di montagna dove una volta si parlava la lingua occitana, che oggi sta scomparendo, proprio come l’acqua che nasce dai ghiacciai e dai nevai che il cambiamento climatico sta mettendo a rischio.
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