Dalle Olimpiadi di Monaco 1972 in avanti Cuba ha costruito su scala mondiale l’epica dell’isola dei campioni: il primo è stato Teofilo Stevenson, un ragazzo che voleva giocare a basket ma che inciampò in un paio di guantoni da boxe. Scoprì che era bravo e che tirare pugni gli piaceva, e iniziò a farlo per portare sul ring - e sul podio - insieme a lui gli 8 milioni di cubani che rappresentava. Più il mondo isolava Cuba, più Teofilo colpiva forte per far sventolare ancora una volta la bandiera della stella solitaria, hasta la victoria siempre. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dalle Olimpiadi di Monaco 1972 in avanti Cuba ha costruito su scala mondiale l’epica dell’isola dei campioni: il primo è stato Teofilo Stevenson, un ragazzo che voleva giocare a basket ma che inciampò in un paio di guantoni da boxe. Scoprì che era bravo e che tirare pugni gli piaceva, e iniziò a farlo per portare sul ring - e sul podio - insieme a lui gli 8 milioni di cubani che rappresentava. Più il mondo isolava Cuba, più Teofilo colpiva forte per far sventolare ancora una volta la bandiera della stella solitaria, hasta la victoria siempre. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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