19 luglio 2019: Massimo Sebastiani viene condannato ad un massimo di 20 anni di carcere tramite rito abbreviato. Secondo la giustizia, quello di Elisa Pomarelli non è un femminicidio. L'amara sentenza alimenta la rabbia e lo sconforto verso un sistema giudiziario che continua a difendere chi uccide, dietro la scusa del “raptus”, chi mette in atto violenza contro le donne. Con questa sentenza viene, ancora una volta, riversata la colpa sulla vittima. Con l’intervento di Manuela Ulivi e Francesca Garisto, presidente e vicepresidente di Cadmi, centro anti violenza di Milano e avvocate di Donne in Rete contro la violenza, analizziamo la sentenza e il contesto in cui viene emessa e le conseguenze che ne seguono. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
19 luglio 2019: Massimo Sebastiani viene condannato ad un massimo di 20 anni di carcere tramite rito abbreviato. Secondo la giustizia, quello di Elisa Pomarelli non è un femminicidio. L'amara sentenza alimenta la rabbia e lo sconforto verso un sistema giudiziario che continua a difendere chi uccide, dietro la scusa del “raptus”, chi mette in atto violenza contro le donne. Con questa sentenza viene, ancora una volta, riversata la colpa sulla vittima. Con l’intervento di Manuela Ulivi e Francesca Garisto, presidente e vicepresidente di Cadmi, centro anti violenza di Milano e avvocate di Donne in Rete contro la violenza, analizziamo la sentenza e il contesto in cui viene emessa e le conseguenze che ne seguono. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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